venerdì 11 novembre 2011
Orologi del signore che fanno i regali grandi
La Bell e Ross Vintage BR-123 è caratteristica dell'acqua di sfida fino a 100 metri, la sua auto-alimentato movimento, grandi numeri abbronzatura nelle posizioni ora con lancette delle ore luminescenti e la sua repellente vetro zaffiro cupola sono tutte caratteristiche molto allettanti. I 41 mm case è disponibile in acciaio inox e il cinturino è in pelle marrone con una fibbia. Il quadrante nero è dotato di una funzione con ore, minuti, secondi e la data nella posizione ore 6. I grandi numeri e indici rendono questo orologio facile da leggere. Questo orologio in grado di soddisfare coloro che vivono l'avventura, il lavoro in condizioni estreme o semplicemente amano lo stile robusto di guardare questo signori. L'epitome di Bell & Ross produzione è accumulata nelle caratteristiche robusto questo orologio e il design svizzero.
IWC-IW325404
L' IWC orologio pilota Vintage IW3254-04 è un grande esempio di design IWC tradizionale. Il quadrante grigio con oro, lancette delle ore stenciled e numeri, un quadrante secondario a ore 6, 18 carati in oro bianco lunetta a motivi geometrici, cassa in oro 44mm con vedere attraverso indietro e cinturino in pelle marrone con chiusura dimostra la vera bellezza del genio IWC. Questi orologi di lusso anche con una funzione di repellente acqua fino a 100 piedi, in-house costruita movimento preciso, una capacità di immagazzinamento di energia di 46 e senza macchia in vetro zaffiro.
Il TX Uomo T3C308 800 Series Linear Cronografo Dual-Time Watch Zone è un grande esempio di design TX orologi. Ogni TX Uomo T3C308 800 orologio viene fornito con un elegante oro rosa e lunetta in acciaio, quadrante nero con 6 unico movimento della mano con quattro separati autoalimenta motori e una data a ore 3. Questi orologi bello anche con un cronografo lineare che calibri fino a quattro ore, 2 ° fuso orario, 30 minuti di un meccanismo lineare, una caratteristica idrorepellente fino a 330 piedi, movimento al quarzo e quadrante LumiNova Super marcatori. La band magnifica pelle nera con chiusura, senza macchia vetro zaffiro e rotondo round caso 44,22 millimetri fuori guardare questo uomo è bellissimo. Questo orologio fare un pezzo grande collezione o regalo.see more replica watches and rolex Daytona
mercoledì 12 ottobre 2011
Seconda parte della storia di Longines
Superato brillantemente il durissimo periodo post-bellico, e sull’ onda lunga dei successi maturati, la manifattura Longines produce negli anni ’50 ancora dei piccoli gioielli di tecnica, e si concentra particolarmente sui movimenti manuali e sugli automatici.
Longines
Nel 1953 contatori Longines sono utilizzati come strumenti di alta precisione sul batiscafo Trieste di Picard, e con esso raggiungono 3.150 metri di profondità.
Recentemente la casa ha prodotto per pochi appassionati un orologio commemorativo dell’evento.
L’anno successivo, e quindi nel 1954 l’Osservatorio di Neuchatel ha certificato che su un orologio Longines posto sotto controllo per 24 ore, non si era rilevato alcun errore di marcia.
E’ del 1955 il calibro, 30L che sarà il cavallo di battaglia della maison per molti anni.
L’anno successivo Longines propone un calibro automatico di forma vagamente ovale sulla quale la circolarità della massa oscillante crea un contrasto piacevole per il gusto estetico dell’epoca.
Si tratta del calibro L14.17 che suggerisce con il suo nome le dimensioni adottate (mm. 17×14,2).
Ma la novità tecnica è costituita dal numero delle alternanze/ora che risultano 19.800.
Da alcuni anni Longines si serve del sistema incabloc per conferire solidità e affidabilità alle sue creazioni, ma in questo caso lascia trasparire quelle che saranno le scelte future della casa, privilegiando il piacere della vista con l’utilizzo di una racchetta a collo di cigno.
Da questo momento e per ben 11 anni, Longines produrrà solo automatici a 19.800 alternanze, alcuni dei quali, come vedremo, hanno segnato la loro epoca.
Nel 1958 con i calibri L290 e L291, i rubini inseriti nei ponti e nelle plattine sono diventati 24.
Due anni più tardi Longines saluta l’avvento degli anni ’60 con due calibri che ancora oggi sono oggetto di culto e ricerca da parte degli appassionati per la particolare soluzione estetica e tecnica del rotore. Gli orologiai avranno capito che ci si riferisce a L340 e L341. I rubini sono ritornati a essere 17, ma la massa oscillante presenta una cremagliera che conferisce eleganza e austerità a tutto il meccanismo. Sui rubini dell’asse del bilanciere fa bella mostra di sé il sistema anti-chock.
Per la prima volta nella sua storia, Longines abbandona le viti di compensazione sul volantino del bilanciere. Tecnicamente si tratta di una scelta storica e motivo di apprezzamento per i collezionisti più tecnici.
Nel 1961, la maison di St. Imier aumenta il numero di ponti utilizzati a 7 mentre l’antichock diviene kif, con il calibro L350, salvo poi ritornare all’antico due anni più tardi (6 ponti e antichock) con il calibro L343 che cerca di rinverdire e consolidare il successo dell’L340.
Gli anni ’60 si chiudono per i laboratori Longines con il 1967, anno in cui viene prodotto L431, automatico a 36.000 alternanze che ancora oggi i collezionisti apprezzano sulla quasi totalità degli orologi con la clessidra alata di quell’epoca e giunti ai nostri giorni.
Lo stesso anno la maison festeggia il centenario del deposito del marchio con il 150 milionesimo orologio venduto.
Negli anni successivi la scelta strategica del produttore, lancia Longines soprattutto sotto l’aspetto commerciale, ma la cura della precisione e dei particolari restano proverbiali.
Alle Olimpiadi Invernali di Grenoble del 1968, Longines è il cronometrista ufficiale con i suoi contatori a 1/10 di secondo.
Nel 1969 la casa si aggiudica il prestigioso “Diamonds International Award” vero e proprio Oscar della gioielleria.
Ancora i giochi olimpici, quelli del 1972 a Monaco, vedono Longines protagonista. In quell’occasione i cronometristi avvalendosi delle apparecchiature Longines rilevano una differenza di 2 millesimi di secondo tra il primo e il secondo classificato della gara della staffetta 4×100 misti, pari ad una distanza tra i due contendenti di mm. 2,3.
Nel 1979 un altro record per la casa di Auguste Agassiz e Ernest Francillon: per la prima volta un orologio, seppure a quarzo infrange verso il basso la barriera dei 2 mm. di spessore totale, compresa cassa e vetro. Si tratta del “Foglia d’oro” che ha fatto parlare i telegiornali di tutto il mondo.
Anche l’alba degli anni ’80 vede Longines sugli scudi in campo sportivo: il Campionato del mondo di F1 la chiama come cronometrista ufficiale, cosi come gli organizzatori dei successivi Giochi Olimpici di Los Angeles e di Sarajevo nel 1984.
Il resto è storia di oggi, tante collezioni si sono avvicendate in questi ultimi anni, tra le quali non è proprio possibile dimenticare Conquest, Admiral, Golden Wings, Flagship, Dolce Vita, Evidenza, passando attraverso modelli e soluzioni che hanno fatto scalpore, quali ad esempio il famoso Comet fino alle recentissime realizzazioni della Master Collection con la quale Longines si assicura un posto di prestigio nella moderna orologeria e inserisce le complicazioni nel suo catalogo.
E proprio con un orologio di quest’ultima collezione, che Longines ritorna a dare un’esclusività alle sue creazioni: il modello quattro volte retrogrado è prodotto da ETA in esclusiva per la maison.
Sono sempre più frequenti, e i collezionisti attenti lo sanno bene, i richiami al glorioso passato della maison, come i vari Pioneer, Lindbergh, Legend’s Diver, ecc., alcuni dei quali prodotti in serie limitate che vengo assorbite dal mercato ancor prima di divulgarsi capillarmente.
A questo punto è lecito sognare e non c’è proprio da escludere nulla, neppure il ritorno alla produzione di calibri di manifattura che, credo, i collezionisti accoglierebbero con entusiasmo.
Fonti: Legendary Watches (Antiquorum Auctioneers).
delle quali mi sono avvalso per questo articolo e per la prima parte della storia di Longines. see more svizzeri Rolex Orologi and hermes
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